L’ Acanthamoeba può causare infezioni corneali soprattutto in portatori di lenti a contatto.
Vista l’enorme diffusione di queste amebe nell’ambiente, acque potabili comprese, un corretto utilizzo delle lenti a contatto potrebbe ridurre la frequenza di questa patologia che è invece in continuo aumento. La diagnosi precoce è fondamentale ed il trattamento, con i farmaci attualmente disponibili, è oggi efficace e in grado di risolvere definitivamente l’infezione, se iniziato presto e correttamente.
Amebe cosiddette “a vita libera” quali Acanthamoeba spp., Naegleria fowleri, Balamuthia mandrillaris sono protozoi diffusi ubiquitariamente nell’ambiente.
Possono causare infezioni oculari, soprattutto cheratiti, in soggetti normoergici, in particolare se utilizzatori di lenti a contatto (LAC) o in seguito a traumi con materiale organico. Vista l’enorme diffusione di queste amebe nell’ambiente, acque potabili comprese, una corretta igiene nella conservazione e nella manipolazione delle LAC potrebbe ridurre la frequenza di questa patologia che è invece in continuo aumento. La diagnosi precoce è fondamentale ed il trattamento, con i farmaci attualmente disponibili, è oggi efficace e in grado di risolvere definitivamente l’infezione, se iniziato presto e correttamente.